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La rocca dell'Innominato è raggiungibile nei seguenti modi: 

- dal piazzale dell'arco all'inizio del Viale delle cappelle prendendo la via per Beseno; dopo 100 metri circa svoltare a sinistra e salire per il sentiero (via dei sassi).

- da Chiuso (chiesa del Beato Serafino)

Rocca dell'Innominato

Dal santuario della Valletta si sale alla Rocca dove S. Girolamo aveva sistemato definitivamente il suo orfanotrofio. Attraverso un sentiero a gomiti e a giravolte in mezzo al verde del bosco, si arriva al recinto del castello che la tradizione attribuisce all’Innominato dei Promessi Sposi 

Prima di accedere al Castello, sulla destra è costruito un Oratorio dedicato a S. Ambrogio molto cara ai primi compagni di San Girolamo

Nello spiazzo erboso una  Croce è innalzata a segno di salvezza là dove, alla voce implorante di Lucia rapita, Alessandro Manzoni, devoto di San Girolamo perché alunno dei Somaschi, fa sussurrare: “Dio perdona tante cose per un’opera di misericordia”. 

Nel torrione del Castello è stata ricavata l'ultima cappella che ricorda il miracolo della moltiplicazione del pane ivi compiuto da san Girolamo.

 

Dalla rocca si gode di uno splendido panorama, in cui spiccano il blu del lago, le montagne verdi e paesi che si allungano e si snodano lungo le sponde di quel “ramo del lago di Como” reso tanto famoso dal Manzoni

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